La 7° edizione dell'Ischia Film Festival rende omaggio alla memoria di Luis Bunuel, uno dei più importanti cineasti cinematografici di tutti i tempi, a 80 anni dal suo esordio nel cinema col celeberrimo "Un chien andalou".Lunedì 6 luglio all'Open Space del Castello Aragonese sarà proiettato il documentario "El ultimo guion - Bunuel en la memoria", di Gaizka Urresti e Javier Espada, un viaggio attraverso i luoghi dell'anima di un maestro del cinema che ha segnato l'arte del Novecento. Il figlio Juan Luis e lo sceneggiatore Jean-Claude Carrière (per anni collaboratore di Bunuel) ci accompagnano in questo viaggio della memoria attraverso tutte le città che il regista ha toccato nella sua vicenda umana ed esistenziale: l'infanzia trascorsa a Calenda (sua città natale), l'adolescenza a Saragozza, la gioventù a Madrid, e ancora Parigi, Amsterdam, New York, Los Angeles e infine il Messico, il paese dove Bunuel realizzò tra i suoi più grandi capolavori. Visitando le città che il regista ha toccato nella sua esistenza, ascoltando le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto o hanno lavorato con lui (tra gli altri, le attrici Silvia Pinal e Angela Molina), affiora la sua incredibile personalità e il valore delle sue opere immortali. Presentato in anteprima mondiale al Festival del cinema di Berlino, "El ultimo guion" è stato realizzato con il contributo di filmati privati e foto inedite che gettano una luce nuova sulla figura di questo autentico genio del Novecento.
L'Ischia Film Festival, unico concorso internazionale dedicato alle location cinematografiche e ormai giunto alla 7° edizione, si svolgerà sull'isola d'Ischia dal 5 all'11 luglio prossimi. Organizzato dal Comune di Ischia in collaborazione con la regione Campania, è parte di uno dei sei percorsi tematici previsti nel Viaggio della Creatività.







Alla fine, mentre la Rai cerca di passare subito dalla parte dei nuovi padroni mandando in onda incessantemente le performance di una cantante comunista fino ad allora ghettizzata, il risultato elettorale viene ribaltato per il mantenimento dell'equilibrio mondiale (siamo in piena guerra fredda) e con la compiacenza del PCI, consumandosi così,
"Colpo di Stato" fu distribuito pochissimo ed oggi il film è introvabile per via di problemi legali legati ai destini delle società che ne detengono i diritti. Un po' di tempo fa 



